Il buco
Il libro che mai diventerà un e-book Un buco in carta e ossa, fustellato al centro delle pagine di Øyvind Torseter 64 pagine a colori, 21 euro Orecchio Acerbo editore dai 4 anni in su |
Finalmente nella casa nuova! Le pareti disadorne, le stanze vuote, gli immancabili scatoloni con le stoviglie, i vestiti, i libri. La soddisfazione cancella la fatica del trasporto, e due uova fritte sollevano il morale. Poi l’occhio cade sulla parete accanto alla porta della cucina. Incredibile, un buco! Nemmeno il tempo per capire, per farsene una ragione è già il buco è scomparso. Ma eccolo strisciare sul pavimento, arrampicarsi sulla porta per trasferirsi poi su di un’altra parete.
Un buco che si sposta? Da non credersi, meglio chiedere subito aiuto. All’altro capo del telefono rispondono di catturare il buco e di portarlo subito al laboratorio della scientifica. Catturarlo? Una parola, provateci voi a prenderlo! Più agile di uno stambecco salta da parete a parete, corre di stanza in stanza. Ma alla fine è in gabbia, imprigionato in uno degli scatoloni. È chiuso ermeticamente, ma attraversando la città pare di vederlo ovunque, nel faro di un’auto, nel verde di un semaforo, in un palloncino, nell’occhio di una telecamera… Per fortuna il laboratorio non è lontano. Quello di C.S.I. non gli fa neppure un baffo! Analisi organolettiche, spettrometrie, cromatografie, eluizioni… non riescono tuttavia a cavare un ragno dal buco. Lo terranno in osservazione, meglio tornarsene a casa. Una tisana sul balcone poi, finalmente, ci si può mettere a dormire, nel sacco a pelo. Sotto l’occhio, vigile e attento, del buco sulla parete… Un buco filosofico, tolemaico, intorno al quale ruota tutto il racconto Øyvind Torseter è nato tra i fiordi della Norvegia il 2 ottobre del 1972. Frastagliato come le coste del suo paese, disegna, scrive e fa fumetti. Per i suoi disegni usa indifferentemente sia le tecniche pittoriche tradizionali sia quelle digitali. Sempre alla ricerca di nuovi e più efficaci strumenti espressivi, molto gli piacciono i paperclips tridimensionali. Nei fumetti, invece, del tutto esplicita è l’influenza del surrealismo. Il suo tratto -“brillante compendio delle tradizioni visive che meglio riassumono l’arte grafica e l’illustrazione di questi ultimi anni” come recita la motivazione del Bologna Ragazzi Award assegnatogli nel 2008- è riconoscibile su diversi edifici pubblici che Øyvind Torseter ha decorato lungo tutta la Norvegia. Per tre volte -nel 2004, nel 2008 e nel 2010- si è anche aggiudicato il Best Picture Book Award del Dipartimento di cultura norvegese . |